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ADISTA, 9
ottobre 1999:
30051.
HEIDELBERG-ADISTA. Sono passati 4 anni e mezzo e di Catharina Feraudi non si sa
nulla. Catharina, una ragazza tedesca, che oggi ha 25 anni, come tante altre è
stata "risucchiata" in una setta ai margini della Chiesa cattolica,
una sorta di comunità religiosa impregnata di credenze superstiziose capeggiata
da un parroco in pensione della diocesi di Paderborn, Xaver Weikmann, seguace
delle rilevazioni private di Charbel, un monaco taumaturgo libanese (v. Adista
Contesti 5/97). Da quando vi è entrata, Catharina ha completamente interrotto
gli studi universitari e qualsiasi rapporto con la famiglia e con gli amici.
Ma Catharina
non ha incontrato "per caso" p. Weikmann. Si trovava già su un piano
pericolosamente inclinato, quello degli Scouts Cattolici d'Europa (KPE),
associazione giovanile rigidamente tradizionalista che conta circa 3000 membri,
e che fa dell'assoluta e incondizionata obbedienza al Papa, di una ossesiva
devozione mariana e di una rigida intransigenza in materia sessuale i suoi
capisaldi. Catharina per anni, con le sue sorelle, ha "militato" nel
KPE, fondato nel 1976 e da allora sempre guidato da un ex gesuita, p. Andreas Hönisch.
Un personaggio con amicizie in un'altra setta inquietante, quella di "little
pebble", un movimento pseudo-apocalittico fondato da un australiano nato in
Germania, William Kamm, il cui messaggio fu veicolato da Claus Peter Clausen.
Insomma, sul
margine destro della Chiesa tedesca è anidato un mix potenzialmente pericoloso
di movimenti che stanno cercando - e trovando - legittimazione istituzionale da
parte del Vaticano. E'il caso dell'"ordine competente" per il KPE, la
congregazione "Servi Jesu et Mariae" (SJM), fondata dallo stesso Hönisch
nel 1988 - anno in cui ha lasciato i gesuiti - con un'impostazione prettamente
preconciliare e riconosciuta dalla "Santa Sede" come "congregazione
di diritto pontificio". Nonostante il vescovo di Augusta, dove la
congragazione è nata, abbia proibito al SJM l'insediamento nella
propria diocesi, essa ha trovato terreno fertile in Austria nella diocesi
di St.Pölten, guidata da mons. Kurt Krenn, noto per le sue posizioni
conservatrici per i suoi atteggiamenti autoritari e per la sua amicizia con Jörg
Haider, il leader per partito austriaco di estrema destra. E ha trovato terreno
tanto fertile da dar vita, nel segreto piú assoluto -
fino allo scorso febbraio, quando la notizia è trapelata - ad una
propria scuola di teologia parallela a quella diocesana, ma appoggiata dallo
stessom Krenn e dalla Santa Sede.
Estremamente
e comprensibilmente preoccupato per la crescente influenza di p. Hönisch nel
mondo di lingua tedesca è il padre di Catharina, Marco Feraudi, che piú volte
ha fatto appello alle istanze vaticane e alla gerarchia della Chiesa tedesca per
sollecitarne l'attenzione. "In Germania la nobiltà
'cattolica' - ha scritto in un documento - sostiene p. Hönisch, che
secondo la stampa ha ricevuto in regalo per un centro giovanile europeo dal
vecchissimo padre della contessa Giovanna von Westphalen, protettrice dichiarata
degli scouts di p. Hönisch, il castello di Assen, Lippeborg". E Hönisch
manda i suoi preti a studiare all'università brasiliana dell'Opus Angelorum,
altra associazione vincolata al segreto piú stretto che segue una dottrina
angelologica e demonologica basata su rivelazioni private, che non è stata
bandita dalla Congregazione per la dottrina della Fede (v. Adista Contesti 6/98)
nonostante danni psicologici spesso irreversibili causati a numerosi membri.
Impotente di
fronte a questo intrico di segretezza, Marco Feraudi ha lanciato appelli anche
alla stampa internazionale, affinché sottraggano all'omertà questi spazi di
violenza psicologica e di arbitrio. "L'opinione pubblica - ha scritto -
deve domandare chi l'ha visto Xaver Weikmann? perché la Santa Sede e
l'episcopato tedesco (ma anche alcuni presuli italiani sanno della cosa)
tacciono sul prete Xaver Weikmann, su p. Hönisch e su Claus Peter Clausen?
Perché il Papa legittima p. Hönisch quale fondatore e proposto dei servi Jesu
et Mariae?". "Questa è una richiesta di aiuto", scrive ancora.
"Senza l'eco poderoso della stampa il destino tragico di nostra figlia e
degli altri prigionieri della setta viene sigillato dall'indifferenza e
dall'omertà clericale."